I migranti che arrivano sulle nostre coste e sono accolti nei centri di accoglienza straordinari, se decidono di restare nel nostro Paese, hanno davanti un periodo di tempo, lungo anche due anni, prima di sapere se è loro riconosciuta la protezione internazionale come richiedente asilo.
Questa attesa non è vana, è un periodo di formazione per l’apprendimento della lingua italiana, per la conoscenza delle norme che regolano i diritti/doveri di tutti coloro che si trovano sul nostro territorio, per la costruzione di un processo di integrazione.
Può anche essere un periodo in cui si apprendono e si sperimentano le conoscenze per lavori per noi tradizionali ma forse non conosciuti nei Paesi di origine dei migranti.
I migranti sono potenziali nuovi cittadini italiani e europei, spetta a noi associazioni che facciamo parte della “filiera dell’accoglienza” pensarli come persone da formare per inserirli nelle nostre comunità e sul nostro territorio, e le risorse spese considerarle come investimenti per e con nuovi cittadini.
L’associazione Differenze Culturali e Nonviolenza, aderente al Cilap Eapn Italia, costituitasi nel 1996, opera in Toscana anche nel settore dell’immigrazione con la gestione di Centri di Accoglienza Straordinari a Certaldo e a San Gimignano.
Un proprio delegato rappresenta l’Italia nel gruppo di lavoro di EAPN sul tema dell’immigrazione.